Vai al contenuto

Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/196

Da Wikisource.
160 predica sesta

ha fatti fare molti omicidi; ella ha fatti fare molti patricidi. Ella ha fatto uccidare la donna al proprio suo marito; ella ha fatto uccidare la figliuola al suo padre; ella ha fatto uccidare i suoi propri figliuoli; ella ha fatto uccidare l’un fratello all’altro. Ella ha messo l’odio infra città e città; ella ha fatto nemicare l’una provincia all’altra. Ella è stata cagione e mancamento della fede; ella è conturbatrice1 della carità; ella è stata disperatrice della speranza2; ella è stata nimica di tutte le virtù. Va’, leggi nello Ecclesiastico a xxviij cap., dove comincia: Lingua tertia multos commovit, et dispersit illos de gente in gentem. Civitates muratas divitum destruxit, et domos magnatorum dissolvit. Lingua tertia mulieres piratas eiecit, et privavit illas laboribus suis; qui respicit illam, non habebit requiem, nec habebit amicum in quo requiescat, nec habitavit cum requie 3. Flagelli plaga livorem facit: plaga autem linguae comminuet ossa. Multi ceciderunt in ore gladii; sed non sic quasi qui interierunt per linguam suam. Elli non è alcuno malo al mondo, che per lei non sia fatto. Va’, leggi xxvj quest., primo capitolo, Obtrectatores; et anco troverai ine pure molte cose. E però, cittadini miei, guardatevi da questo vizio, acciò che il giudicio di Dio non vi venga adosso; e così facendo arete di qua la grazia sua, e di là la sua gloria in saecula saeculorum, amen.



  1. Gli altri Codd., conturbzaione.
  2. Il solo Cod. Sen. 6, disperazione della speranza.
  3. Le parole nec habitabit cum requie sono bensì nel Testo, ma non già nella Volgata.