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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/197

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VII.

In questa settima predica si tratta anco della mala lingua, e de’ remedi cantra e’ detrattori, con belle ragioni.

Draco iste quem formasti ad illudendum ei; omnia ad te expectant (Psal. Davidis, cap.103). Dilettissimi, le parole predette so’ pure di David: in volgare dicono così: — Questo dracone velenoso il quale tu Idio l’hai formato perchè noi ce ne facciamo beffe; non di meno, o Sigore Iddio, noi pure aspettiamo aiuto da te. — Del quale maledetto draco velenoso noi ne parlamo ieri, e vedemo come era pieno di crudeltà, e la malizia sua e ’l veleno suo: dove vedemo tre cose: prima, attenzione; sicondo, bugia e falsità; terzo, aparenzia di bene. Draco iste quem formasti, con tre condizioni. Ed anco vedesti, sicondo che è nell’Apocalisse, tre condizioni del detrattore: velenosa condizione è la sua maligna operazione e la sua viziosa contaminazione, et in tutto ciò che noi vedemo, si fu l’una parte, che ne facemo tre parti1. E stamane e noi diremo le due particelle che restano della prima parte principale. E domane e noi diremo le due parti particelle che restano della prima parte principale. E domane e noi diremo le due parti principale, cioè il resto. Sabato e tu udirai quanto ti vale quando uno ti detrae, se tu sai comportare come si conviene; che ti vale tanto, che mai non lo potresti comprare a denari. — A casa. Dico che noi vedemo anco della

  1. Qui pure è da preferire la lezione degli altri Codd., che dice: si fu l’una parte de la prima parte, che ne facemmo tre parti.