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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/220

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184 predica settima

infamia a colei che sarà buona e perfetta, e occultarà la virtù e bontà sua, e daralle una voce che sempre se ne parlarà. L’altro ha un altro modo, che elli farà una lèttara la quale sarà indettata1 dal diavolo e fatta da lui, la quale conterrà molti e molti mali e pericoli e lassaressela cadere, e la pone in qualche lato perchè sia trovata; e poi che ella è venuta a palesarsi, subito fa nasciare una infamia per modo che mai non si spegne. Un altro farà con un altro modo, che elli parlarà d’uno con parole mozze, overo che dirà l’animo suo con nuove canzonette (chè so’ già state fatte tali canzoni, che so’ costate mille fiorini) e così nascie poi una infamia a colei. Simile sònno anco di quelli che detragono de’ predicatori, che a una parola buona n’agiongono una gattiva, e a parola dolcie ve ne pongono una amara; e una parola porgie a uno modo, che fu detta a un altro. Costoro fanno come facevano e’ farisei, che tanto ebero la iniquità inverso di lui, ch2e dove elli diceva o faceva una cosa buona, subito dicevano, o per virtù del diavolo, o che rompeva la legge, o in un modo o in un altro, e tanto fecero che infine ellino el crocifissero. E con tutto che ellino facessero grande crudeltà, a loro lo’ pareva fare bene; e sempre costoro parlavano male di Cristo, ma più dietroli che dinanzi. Costoro i quali vanno così detraendo e volendo occultare loro medesimi, si possono adsimigliare alla ranocchia. Sai come fa la ranochia? La ranochia fa – qua, qua, qua, qua. — Io vi so’ già ito quando elleno dicono pure – qua, qua; — e gionto ch’io so’ alla fossa dove elle so’, e come io so’ ine, subito elleno fugono sotto, e niuna fa più

  1. Gli altri Codd., indettata.
  2. Cioè, di Cristo.