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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/249

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predica ottava 213

che con tutto che egli sia stato mormorato di te e detto male, egli non è stato creduto. Ma dimmi: se elli non è stato creduto, donde credi che questo venga? Questo non viene altro che da Dio, il quale t’aita, che non vuole che sia creduto quello che non è vero. E questo è il magiore aiuto che Idio facci a colui che è detratto. Doh! ode quello che dice Davit. Dice in uno luogo, di costoro che detragono e non so’ creduti; dice: Deus conteret dentes eorum in ore ipsorum, et molas eorum confringet1: — Idio spezzarà i denti nella boca di coloro, e fragnarà i loro massellari — (Molas eorum so’ i massellar!). E questo fa Idio perchè essi non sieno creduti. E però io vi priego per levare via ogni scandolo, ogni ruggine, che quando di te fusse detratto alcuna cosa, non vi pensare: gittatela doppo le spalle; imperò che tu n’hai vedute tante ragioni, ch’io non so che tu dovesse volere cercare più. Coglie insomma2: tu hai stamane due parti: la prima si è la siconda parte delle nostre tre parti principali, cioè come ella è ordinata ad illudendum ei; e la siconda che è la terza, come è da Dio aiutata: omnia ad te expectant. Là dove tu hai veduti xij rimedi, cioè dieci rimedi dal canto tuo, e due dal canto di Dio. Domane e noi vedremo in che modo si de’ raffrenare questa lingua. Adunque, draco iste quem formasti ad illudendum ei; omnia ad te expectant. Noi aspettiamo grazia da te; la qual grazia Cristo Gesù per li meriti suoi vi conceda qui per grazia, e di là per gloria, durante in saecula saeculorum, amen.



  1. È il salmo lvij, vers. 7; ma invece che, et molas eorum confringet, dice: molas leonum confringet Dominus.
  2. Concludi.