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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/287

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V che il bene^ e solo questo sarebbe suffìziente a farti dannare per lo male che si tira dietro degli altri; benché anco forse ci sarebbe qualche buona persona che non lo credarebbe ; pure tu colla tua parola se’ cagione di molto male, ben- , chè non avessi pensiero di farlo. Così, voglio dire, è* simile di colui che dice : — io tengo dal guelfo o dal ghibellino ; — con tutto che non fusse vero ; dico^ per lo scandolo che tu dai al prossimo, tu vai a casa calda. Sicché o vuoi per piacere, o vuoi per temere o per solazzo, in ogni modo pecchi mortalmente per la ingiuria che tu fai a Dio. Dice colui: — Oh, io non farei così a Dio! — Rispondoti per boca di sante» Matteo al xviij cap.: Quod uni ex his pusillis fecisiis^ mihi fecistis — Se tu hai dato scandolo a uno di questi miei minimi, tu rhaidatoame. — E però questa è regola generale:, ogni volta che tu se’ cagione di ninno peccato mortale, tu vai a casa del diavolo, tu et anco colui che ti crede,, e per quello si muove anco lui a fare contra la volontà di Dio. E vedi che sola la boca ha fatto questo peccato, imperò che il cuore non vorrebbe fare, né farebbe tal peccato. Ode che dice per autorità : Gladius in labiis eo~- rum et qui loquitur in ore suo^ et gladius in manihus eorum. Dice di colui che parla solo colla boca e non col cuore:, dice eh’ egli parla cor un coltello che taglia i vivi con odio da r uno taglio, e dalF altro taglia i morti, i quali so’ nel peccato colla operazione. Terza conclusione di colui che con operazione opera ninna cosa per cagione e di parti, o guelfi o ghibellini, egli vanno a casa del diavolo, E così il prò varò per ra- gione e per autorità e per essemplo. 1 Non trovo che la Volgata dica a tal modo, ma bensì; Qui autem scan- dalizzaverit unum de pupillis istis, qui in me credunt^ expedit ei uti suspendatur mola asinaria in collo eius ec.