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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/334

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non se ne può difèndare, ma ella si difende bene dalla spada ; e per questo maladetto vizio i Comuni si strac- ciano e si diburano, ^però che tutti tirate a amore pro- prio, e non al ben comuno. La siconda unione è peggiore, e chiamasi coadesione : compactus squamis. Questi sónno come termini che non si possono specificare. Sai come puoi intèndare ? Sai come è fatta la ténca, che ha quello squame, quella coade- sione ? Cosi è proprio di questa corazza, che sta tutta stretta insieme ; e cosi fanno la corazza questi sèttaiuoli, dicendo 1’ uno all’ altro : — teniamoci insieme molto bene ^ tienti insieme con meco, et io mi terrò con teco. — Terza è compressione: prementibus: quando 1’ uno si preme coll’altro. Vedesti tu mai appicare ferro con’ ferro rovito ? ^ — Si. — Mai non s’appiccò se non si piglia insieme 1’ uno sopra 1’ altro : che hai il martello, e picchia e dà, et in quei modo s’ appicca. Cosi fa la mala lingua del diavolo : se prementibus. 0 frabbo, sai, quella terra rossa, quando la poni sopra il ferro , oh! quella è che fa bene apicarlo. Che significa ? Che ’l sangue fa apicare V uno colf altro. Quarta, coniunzione : una alteri coniungitur^ che s’aco- stano i ferri assai, e fassene uno, sai ; o chiovi, o se ne fa le buone armadure ; che di molti e molti pezzi se ne fa un corpo. Simile fanno coloro che si fanno un corpo per unione, e saranno molti. Egli s’ acorda questo con quello, e quello con quell’ altro, e martellansi e fannosi 1 Cioè, si diiauiano e si consumano. Soii verità che disgTaziatameute paiono scritte pure pe’ nostri giorni. E quello che segue, assai più ancora. 2 I Codd. veramente e la stampa, qui e sempre, sese^ ma se la Vulgata. 3 JRovtto, parola viva del dialetto senese, e vale rovente. Vedi Diaria del &.oz2Ìni a pag. 86 e 80 (M).