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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/352

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Terza, che chi non V oserva, sia punito. Due so’ coloro che fanno leggi e statuti ? La prima è quella del prelato, e la siconda si è quella dello im- perio ; ^ et ognuno deba, in quanto può, fare legie buone e farle osservare, et a chi non V oserva farlo gastigare. Ma chi fa la leggie, la die fare prima buona per sè, e non osservandola, prima gastigare sè e poi gastigare altrui. Così dico d’ uno padre se ha uno vizio, et anco il figlio ha il medesimo vizio; prima, dico, che amo- nisca sè e poi il figlio. E se è padre buono, dia sì buona regola^ al figlio, che elli diventi e sia anco buono lui. Menilo il dì della festa alla chiesa alla messa, alla predica, al vèsparo, e dieli ogni buon costumo che e’ sa e può. Non vediamo noi come Cristo fece, lui che tutto fu a nostra dottrina? (^ui fecit et domita coepit facere et decere: — Incominciò a fare et insegnare, — e così or- dinò fare et insegnare e poi giudicare. E per questo dice : — aveva la falce in mano. — Così hai questo dire con ordine; e negli Atti degli Apostoli, che fra loro ordinaro ciò che si dovesse fare. Hai tu posto mente a ciò che fa la falce ? La falce parte taglia e parte lassa. Simile-adiviene quando viene una pestilenzia: non tutti uccide. Simile in una guerra : non tutti tagliati a pezzi. Nè anco in uno mutamento di stato, non tutti muoiono, nè tutti sbanditi: Dice: — aveva la falce nella mano. — Che èla mano? Cheèlafalce?Ela mortetua. Ladiscre- zione ti dimostra quello che non debbi fare ; e se tu avesse sì poco sentimento che tu no ’l cognoscessi, mira nel Deuteronomio a xxiij cap. : Nemo mictat falcem in 1 Pare che debba intendersi : la prima legg‘0 che deve osservarsi è quella che fa la Chiesa, e l’altra è quella che fa lo Stato. 2 II solo Cod. Pal.f legge.