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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/88

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52 predica seconda

in luogo suo mettivi la concordia e la pace, e ogni cosa mette per via che tu sia nel mondo e sia in Dio1. E questo è quello angiolo il quale è di Cristo nello Apocalisse a X capitolo: Et vidi alium Angelum fortem discendentem de coelo, amictum nube, et iris in capite eius, et facies eius erat ut sol, et pedes eius tamquam columnae ignis; et habebat in manu sua libellum apertum. — E vidi uno altro angiolo forte descendente del cielo, vestito di nuvila, e l’arco celestiale2 sopra al capo suo, e la faccia sua era come sole, e’ piedi suoi come colonna di fuoco; e aveva nella sua mano uno libro aperto. — Là dove tu vedi in queste parole3 sette proprietà di coloro che vogliono vivare bene.4

Prima proprietà è stabiliente, la quale è contra alle fortune del mondo; e però dice: Vidi angelum fortem.

Seconda, aumiliante, il quale è contra a tutte le cose superbe di questo mondo; e però dice: discendentem de coelo.

Terza, lacrimante, il quale è contro alle crudeltà, le quali si fanno nel mondo; e però dice: amictum nube.

Quarta, timorante, lagrimando per contrizione; e però dice: iris in capite eius: — aveva l’arco in capo; — chè come tu sai che aviamo di Noè, che Idio per testimonio che mai più non manderebbe diluvio nel mondo, pose l’arco nel cielo; dimostrando e significando che mai non voleva che morissero in diluvio d’acqua; così non muoia mai niuno, il quale ha la concordia e la pace.

  1. Cioè, metti nei cuor tuo ogni cosa che possa, pur restando nel mondo, farti vivere in Ido.
  2. Tutti i Codd., meno il Cod. Sen. 4, leggono, e l’arco sopra al capo suo.
  3. Così il Cod. Sen. 4; gli altri, in questo parlare.
  4. Il Cod. Pal. ha, viver buoni.