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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/116

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rito debbi amare la donna sua. Va, cerca Favolo ad. Ephesios, cap. V, dove dice così: Qui suam uxorem dili- giti se ipsum diligit: — Colui che ama la sua moglie, ama sè medesimo. — 0come?Nont’hoiogiàdetto, che ella fu fatta della sua carne propria per mano di Dio? E vedi che Mio non la volse fare nè del capo nè del piè, ma del corpo. Misterio ci fu adoperato, se tu ra- guardi bene: però che non die èssare nè magiore, nè minore, ma uguale all’uomo. E non sia niuno che dica centra questo; imperò che dicendo contro, egli parla- rà ’ centra Dio. Ecci niuno sodomito che gli dispiace, e dice che la donna non è da tanto quanto V uomo? Or intende quello che è scritto per bocca di [Matteo, cap. xviiij]: ^ Sunt eunuchi qui se ipsos castraver uni propter re- gnum Coelorum. Noi parlaremo qui de’ soddomiti mala- detti, i quali so’ tanto acciecati in questa loro malizia, che, sia bella la donna quanto è possibile, che a lui li pute e li dispiace, nè mai si vorrà inchinare alla bel- lezza sua. Non piace così a Dio, no. Egli ha fatta la donna e l’uomo perchè s’ amino insieme. Elli so’già stati diagli eunuchi, i quali si so’ fatti castrare per avere il regno del cielo. Dice Mio; e poi sogiónse: ^ Non omnes capiunt hoc verbum: — Ognuno non intese queste parole. — E così dico io: ognuno non l’intende. Avetemi voi in- teso, donne? Che alla barba di tutti i sodomiti io voglio tenere colle donne, e dico che la donna è più pulita e prezio- sa nella carne sua, che non è Tuomo; e dico, che se egli tiene il contrario, egli mente per la gola: e tolgolo a provare. Vuolo vedere? Ma dimmi, l’uomo non fu egli

  • I] Cod. Sed. 6, parla.

2 Le parole poste fra parentesi mancano ai Codd. e alla stampa. 3 II Cod. Sen 6, sogiunse.