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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/12

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La prima è; ogni insegna che si porta nelle armi vostre, è il diavolo adorare. Siconda è: ogni insegna distintiva fra sè proprio, a casa del diavolo menare. Terza è: che chi porta e chi tiene insegna distintiva, lui e i suoi discendenti fa^ a casa del diavolo andare. E queste so’ tre conclusioni: ognuna con una codetta. Portane^ queste conclusioni nel borsello, e tielle a mente. Queste tre cose se ne portano ogni utilità e ogni bene che si fa in questa vostra città divisa, a casa maladetta. Doli! vede quello che per queste parti seguita alla vostra città di Siena. Che dici, o David? Dico: posuerunt sigtia sua^ signciy et non cognoverunt sicut in exitu super summum.^ Or vediamole a una a una. Prima dice: posuenmt signa sua signa — Questi partigiani hanno posto le loro insegne, chi in un modo e chi in un altro. — Io mi so’ già ritrova- to in un luogo, dove so’ state queste parti di guelfi e di ghibellini • i quali per dimostrarlo all’altre genti, hanno fatto r armi loro per modo, che si cognosce il guelfo dal ghibellino. Talvolta colui che è guelfo, fa l’arme sue col gigdio e col rastrello, sai. E colui che è ghibellino, fa r aquila, e falla grande distesa. Oh! quando io vedevo quest’ armi, io dicevo: — oh, quine/‘ è il grande diavolo! — E potiamo dire, qhe quanto è più grande l’arme, più è grande il diavolo che v’ è dentro,• il quale diavolo è ado- rato sotto quel segno. Per lo quale adorare dice David: Ibunt in adinvenfionihus suis: ^ — Andaranno tutti quanti a casa del diavolo. — * Il Cod. Sen. 6, n’ ha^ cioè deve. 2 II Cod. Sen. 5: Fortaìe. L’altro Cod. Sen.., da portare. 3 Salmo Ixxiij, v. 5. ’* Il Cod. Sen. 6, qiiini. 3 Salmo Ixxx, v. 13.