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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/191

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cose avendole, seguita che tu eascarai a far poi pec- to. Dice colei che è usa a vivare dissoluta: — io non posso vivare a cotesta vita, però che io perdo la voglia del mangiare: non mi piace nè questo nè quello; non posso mangiare nulla ehe mi piaccia. — 0, sai che ti bisognarebbe? Bisognarebbeti la medicina di Ghino di Taco Io voglio che tu la ’mpari, o vedova. Io ti pro- metto ehe ella è buona per le vedove. Ghiuasso ^ fu un savio uomo: così avesse elli operato il suo senno in bene, comeelli aoperò in male! ^ Elli li eapitò alle mani uno abate grasso grasso, sai, come tu volessi dire l’abate da Paeciano; il quale andava al Bagno a Petriuolo per dimagrare. Dice questo Ghinasso: — dove andate voi? — Dice colui: — io vo al Bagno a Petriuolo. — 0 che difetto è il vostro? — Egli ripose e disse: — io vo a quel Bagno perchè m’ è detto che mi sarà assai utile, ch’io non posso mangiare nulla che mi piaccia, e non posso smaltire nulla ^ — Dice Ghinasso: — o, io vi guàrrò io, meglio del mondo. — E così il misse in una camara inserrato, e davagli ogni dì un pugnello di fave e del- r acqua fresca. Costui, non avendo altro, mangiava di

  • Gli altri Godei.,

Ghinasso e Ghinazo che è peggiorativo di Ghino. 2 Questo racconto è il decimoterzo dei lìacc. S. Bernard., editi da Zambrini (a pagg. 34-36,) il quale nota a pi’oposito che il Boccaccio trattò questo medesimo argomento alla JSfov. seconda della Giorn. X del suo Decamerone ’, e Dante ne fa menzione al VI del Purgatorio: Qui ora l’Aretin, che dalle braccia Fiere di Ghin di Tacco ebbe la morte 3 11 Cod. Sen. 6, coni’ elli aoxìerava el male. ^ Diversamente negli altri Codd. che leggono; il quale andava al Ba- gno a Petriuolo. — 0 che difetto è il vostro, dice Ghinazzo, e dove andate? — Io vo al Bagno a Petriuolo: io vo a quel Bagno ec. Il Cod. Pai. e il Ood. Sen. 5, e non posso far nulla, nè ismaltir nulla ec. 6 11 Cod. Pai. e il Col. Sen. 6, guarirò.