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queste fave, e beìeva delFacqua per non morire di fame. E in capo di quattro dì Ghinasso gli fece dare un poco poco di pane, pure cor un poca d’ acqua. Egli mangiò questo pane che gli parbe un zucaro. L’altro digli fece dare anco un poco di pan secco e muffato cor un poca d’ acqua. E così tenutolo alcun dì a questa vita, in fine | egli el cavò di questa camara, e dissegli: — come vi | sentitedelostomaco?—0,o,o!*Iomisentoper modo ch’ io mangiarei le pietre. — Dice Ghinasso: — o credete voi che voi fuste guarito così tosto al Bagno? — Disse di no. Dice Ghinasso: — o che avreste voi speso al Bagno? — Dice l’abbate: — io drei speso forse sessanta fiorini. — Dice Ghinasso: — or date a me ciò che voi areste speso, e basta; bene che voi séte guarito. — Infine questo abbate gli dè quelli denari che egli arebbe spesi al Bagno, e forse anco più. Andando poi questo abbate a Roma, era domandato ® come elli era guarito, e a ognuno diceva come egli V aveva guari- to Ghinasso E com’ egli sentiva niuno che avesse quel difetto, a tutti diceva: — andate a Ghinasso b — Così voglio dire a te, vedova, che non puoi mangiare nè questo nè quell’altro: impara et usa la medicina di Ghi- nasso. Non voler fare come quando tu avevi marito, che stavi a polpe d’ ucellini: fa’ che tu viva regolata la vita tua in ciò che tu hai a fare: habentes testimonium ab iis qui foris sunt Poi che voi vedete il testimonio per es-
- Tutti gii altri Codd-; E elli rispuose: — O, o, o!
2 Così il nostro Testo, seguito pure da Zambrini; ma tutti gii altri Codd., ehi il domandava. 3 li Cod. Pai.: come era guarito, e avevaio guarito Ghinasso. ^ Qui termina il decimoterzo dei Bacc. editi da Zambrini. s Epist. prima di S. Paolo a Timoteo, cap. terzo, vers. 7, e dice pro- priamente: Oportet antem illuni et testimonium liabere honum ab iis •qui foris sunt.
