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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/246

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Vox in Rama audita est, ploratus et ululatus multus. Rachel plorans fiUos suos, et noluit consolari quia non sunti — La voce è udita in Rama, cioè in cielo, e pianti e urlamenti. Rachel piangendo li suoi figli, e’ non volle èssare consolata perchè non sónno. — Che cosa è pianto e urlamento? Sónno r orazioni. Chi è Rachel? E la santa Chiesa, la quale Idio ha lassata in questo mondo, che facci a lui sempre preghi per l’anime elette. E quando interviene ch’elli sia fatto uno offizio per una anima dannata, e la Chiesa canta e dice; Requiem aeternam dona ei, Domine. Idio dice: — Non più: non far non fare; imperò che elli non è quassù, nè anco costì non è, dove anco fai priego per li vivi. Egli è nello inferno, per li quali mai tu non prieghi, nè voglio che tu prieghi. Egli è in luogo là dove non è pace eterna, no, ma divisione e pena e col- pe. — Adunque, non pregare per lui. Tu hai v^eduto: coglie in somma dodici conclusioni di questi parziali *, nelle quali hai potuto larghissimamente comprèndare non potersene mai salvare ninno. Adunque, vogliatevi guardare, cittadini miei, di non seguitarle più, e abandonarle in ogni modo e atto. Laddove tu potrai per questa via salvare l’anima tua e darla a lesu, che è benedetto ^ in saecula saeculorum, amen.

  • Il detto Cod., di questa parzialità.

2 II detto Cod., a lesa benedetto.