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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/261

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luogo con grande malizia, e che elli ebbe questo nome, e che si sdrucì la coscia e missevelo dentro; e poi tornandosi a casa, elli nel cavò fuore, e che con quello elli faceva tutti quelli grandi fatti che elli fece.

Oh, che fantasia fu questa! Oh, pazzia maledetta! Non fu questa cosa del diavolo a crédarlo? E così dico anco di te che credi a tali pazzie.

Unde per confortarvi in questo santo nome, vi dico che ciò ch'io v'ho predicato di questo nome di Iesu, io vel confermo, e dicovi ch'io non ve n'ho dette delle dieci miglia parti l'una, che'elli è e che si convien crédare. E se ci è nissuno che mi voglia dare contra a quello ch'io v'ho detto, dicamelo ora dinanzi; non mi dare a tradimento, ché se tu giògnasse dietro a uno gigante, tu il potresti atterrare1. Che bisogna tanto? O, o, o, eccomi qui! Chi mi vuol dir nulla, dicamelo innanzi, che gli potrò ripòndare; e se non mel vuol dire, scrivamelo, e vedrassi il male ch'io ho detto.

Ode quello detto di Gregorio: Obstaculum veritatis, tumor mentis: - L'opposizione contra la verità è un gonfiamento di mente. - Da gattiva intenzione viene questo. Io so' uno di quelli che voglio tenere a quello che tiene la santa Chiesa: Secondum nomen tuum ita et laus tua: - Sicondo che è il tuo nome santo e perfetto, così sia la tua laude. - Che ho io detto di questo Iesu? Io ho detto e dico che Cristo o Iesu è uno medesimo: so' due et è uno medesimo. Simile dico di tre nomi: pure uno medesimo. Se tu dici el figliuolo di Dio, tu dici di questo Iesu. Se tu dici, Iddio figliuolo di Dio e di Maria, tu dici pure di Iesu.

  1. Contro coloro che lo accusavano di eresia.