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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/298

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di dietro. In questo si cognosce le condizioni di coloro! che giudicano la terra. 0 uffìziale, se tu vuoi bene giu- dicare, cava el marcio e rimarrà il buono. 0 donne, non | sapete voi come fate quando voi nettate el grano? Voli il crivellate prima, e poi ne cavate il gioglio e la terra s|i e queir altre, come voi vi sapete; e poi el mandate al i: molino; e poi che olii è ritornata la soma, anco ne ca-:]j vate la sembola, e fate che rimane la farina netta e pura a più che voi potete, e di quella fate poi el pane. Così- vi vo’ dire: che voi nettiate il granello de’ buoni, e’gat-;, tivi consigli gittateli via. Se fate ch’el granello sia puro,» non potrà èssare se non buono pane. Io ti voglio mo-^l strare otto verità gentili, come si vede nello Ecclesia- stico al xxxij cap.: Rectorem ie posuetrunt? Noli extolli. j’ Esto in illis quasi unus ex illis: * curam illorum habe. Recto- rem te posuerunt7 dice: — Rettore t’hanno posto? Non ti « volere levare in superbia; sia in loro come uno di loro, i| e abbi cura di loro. — Rectorem te posuerunt? Noli extolli. Queste so’ tre. Esto in illis; due,* e hai cinque; sicut unus; ì questo è uno: hai sei; ex illis; e hai sette: curam illorum."s habe; e hai otto. E’ t’hanno posto rettore, podestà, uffi-:j ziale? Sai che fa’? Sta giù, non insuperbire, non alzare ^ il capo, ma fa’ che tu sia fra loro, come uno di loro, come uno di loro medesimi, e abbine cura. E però io j ti voalio mostrare stamane otto ragioni di veleno. Pi- gliale a quatro a quatro. !- Primo veleno è tirannia. — Sicondo è indiscreto i crédare. — Terzo è simonia. — Quarto è superbia. MI- r altre quatro.

^ Nella Vulgata, ex tpsis.