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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/30

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dico, che s’hai mal nel capo, medica il capo ^ se hai male al braccio, medica il braccio. Adunque si vuol me- dicare dov’ è il difetto. Doli! Egli so’ stamane entrati i Signori nuovi’ e’ quali reggono la vostra città; e questo caso addiviene spesso. E buono di parlare di quelle cose che a loro appartiene di fare; e anco acciò che ognuno lo impari, perchè eglino sappiano poi ben règgiare bene la repubblica.’^ E conviemmi il mio parlare abbreviare,, imperò che io so’ venuto tardi, e questa è stata mia colpa, che per ignoranzia ci so’ caduto. Io mi credevo avere a predicare a mezza terza. 0 tu che ti trovi in offìzio, vuoi intèndare e imparare come tu debbi règgiare? Or vede la forma e il modo,, che il dimostra Giovanni nell’Apocalisse a V XI cap. Dice Et clatus est mihi calamus similis virgae, et didum est miJii: surge et metire templmn Dei, et altare, et adorantes in eo. Atrium autem quod est foris templmn, eiice for.as et ne me- tiaris illud^ quoniam datimi est geniibus^ et dvitatem sandam calcabunt mensihiis quadraginta duobus. — E gli fu dato uf- fìzio, cioè una canna, dicendogli: sta su, e misura eh tempio di Dio e l’altare, e quelli che vi so’ dentro a adorare; l’atrio che è di fuore, noi misurare,* imperò che egli sarà dato a altra gente, e possedarannolo quelli della santa città quaranta e due mesi. — Nel qual sacro parlare vedi che è dato a Giovanni offìzio, il quale po- tiamo intèndare per ciascuna persona la quale ha alcuno offìzio. Ma diciamo di questo del governare la città. Questo non è piccolo offìzio: dove noi potiamo vedere tre misteri per ordine. 1 Questa predica fu fatta nel primo di settembre, uel qual giorna entrava per due mesi iu ufficio la nuova Signoria (M). 2 Negli altri Codd., perchè eglino sappiano poi bene ragionare e- règgiare la città.