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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/31

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Prima: di chi ha a règgiare, la condizione. Siconda: di chi regge, la esercitazione. Terza: di chi ben regge, l’operazione. Primo misterio, di chi regge o ha a règgiai^, la con- dizione. Tre condizioni si conviene avere a voler ben règgiare: Prima, umiltà. Datus est miìii calamiis. Siconda, giustizia a punire. Virgae. Terza, misericordia. Similis virgae^ cioè a temperare con rigore la giustizia e la misericordia, e cosi punire il gattivo et esaltare il buono. ‘ Prima, bisogna avere la canna,* siconda la verga; terza simUis virgae. Da capo; prima bisogna umilità: datus est mihi calamus: — Egli mi fu data una canna in mano. — Ètti stato dato l’uffìzio? Se’ in alto? — Sì. — Non volere andare col capo alto per superbia, ma va’coi capo basso per umiltà; e avendo questo, tu avarai allora quest’ uffìzio del misurare. Datus est mihi calamus. — Egli mi fu data una canna. — Tre cose so’ nella canna: Prima, è vuota. Siconda, è lieve. Terza, è atta a misurare. Prima, dico, è vuota: equanto piùèvuota, piùè piena d’aere. È anco lieve, cioè leggera; che ode ogni persona, il pò varo, il ricco; e da questa nasce la terza, che ella è atta a poter èssare maneggiata e pesata, non come queste canne de’ mercatanti, che pure so’ un poco gravette. Sai perchè so’ così gravi? Perchè so’ piene. Vuoi règgiare bene? Or porta il capo basso e umile, e così sarai canna vuota, e ode ogni persona con carità leggiera. Considera te medesimo, e mira come tu se’ atto i Errano gli altri Codd. leggendo: punire il hìtono^ e ’l giusto esaltare.