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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/308

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vuole fare venire a sè, e mostrali talvolta la saragia. Cosi dico che facci tu. Fa’che con lusenghe e con pre- ghiere e con minaccie tu gli porti tanto amore, che ellino siano ubbidienti e tementi a Dio e al mondo, e i così n’ arai cura, come la madre o ’l padre del suo fi- • gliuolo. Curam illorum habe. Cogli insieme tutto il nostro dire di stamane. Dili- gite iustitiam qui judicatis terram. Noi aviamo vedute tre i parti d’ uffizio che die avere il rettore. Primo oggetto i virtuoso, iustitiam; dove dissi che tre cose ci inducono ’ alla giustizia: prima, natura; dove dissi l’uomo che sta j dritto, significa che die sempre stare dritto a Dio, se- • guitando sempre la giustizia, al buono dando bene, e ’l gattivo punire. l’altro fu della Scrittura, che ti dice i che tu punisca il gattivo, e che tu meriti il buono. E1 terzo fu della grazia, che mai tu non giudichi centra a < coscienzia. Nella siconda parte: atto amoroso, diligite;; dove ti dimostrai dodici nemici della giustizia: ambitiosus in dominio^ di coloro che danno il torto dove è la ra- gione. Adulator in palatio^ di coloro che vogliono udire! colui che commette qualche male, e anco gli credono. ^ l’altro: partialis in populo. di coloro che so’ parziali, i i quali so’ sufficienti a guastare tutto il mondo. l’altro,, acGusator in talamo, di cotali che commettono sempre i male. Sai, cotali.Ebbe’, tu mi hai inteso. E Eai ] quatro. l’altra, cupidus sacerdos in tempio; di chi ricbve 1 benefizi o dà per denari. Oh quanto è grave peccato! Guar- datevene. L’altro, falsus judex in consistono. Quando uno | signore è gattivo, la cosa va male. L’altra, deiractor in secre- ’ • Il Cod. Sen. 6, ci riducono.