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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/309

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to, el qual’è cagione di méttare nimicizia in tutta la città. UfdivdL^fraudolentus mercatorin foro; e so’coloro che commet- tono falsità ne le mercanzie loro. E so’otto. L’altre quatro. Fu la prima, lusor in publico: dove dissi di chi giucca in palese e in segreto. El sicondo, affeciuosus lupinus in consilio: dos^e dissi, che chi dà il lupino, il dia a chi |il merita. El terzo, avarns in offitio: dove vedesti che niuno avaro può giudicare a drittura; sempre è ingannato dal- r avarizia. El quarto, mendax in aricelo: di colui che è bugiardo; e questa fu la siconda parte. La terza parte è considerazione delio offizio grazioso. Qui mdicatis terram; dove vedesti otto veleni nemici della vera giustizia. El primo fu tirannia; che hanno 1* onghioni atti a sbudellare chi lo’ viene alle mani. El sicondo fu indiscreto crédare; dove dissi che tu vogli vedere ogni cosa del tuo uffìzio. El terzo fu simonia; dove ti dissi di coloro che cercano d’ avere il loro dritto, e mai non si finisce piato. El quarto fu superbia; che si conviene che f uffìziale fuga la superbia e sia umile. El primo dissi che era nigrigenzìa, cioè che’l rettore die sempre cercare la scienzia, e con essa rimanere e stare con quelli i quali tu signoreggi. Sicondo fu igno- ranzia; dove ti dissi di misser Zero, con quello essemplo dello sparavichio e de le cornachie, ’ sai, che pisciare^ in capo a colui. Terzo veleno fu arroganzia; dove ti dissi che tu non sia arrogante, ma che tu creda che un altro sia da quanto tu o più. l’ultimo fu tiepidezza, che tu non sia tiepido, ma sia caldo e freddo, cioè che tu fa- voreggi la ragione e che tu punisca chi falla: dove dissi, ^ Gli altri Godei., de la cornacchia. 2 Il Cod. Sen. 6, cìie pisciava: il Cod. Sen. 5, che pisciò.