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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/317

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predica vigesimasesta 309
— E molto volontieri, — dice Iddio. Ed all’altro anco dice: — che grazia vuoi? — O Signor mio, io vorrei grazia d’avere buona volontà. — Ed Iddio gli dice: — e molto volontieri. Tòlle: che grazia vuoi? — Signore, io t’adomando del pane cotediano, che tu me ne dia per oggi. — E molto volontieri. — In ciò che domanda il giusto, e Idio lo ’saudisce.1 Inde diceva David profeta:2* Junior fui, etenim senui, et non vidi iustum derelictum, nec semen eius quaerens panem: — Io fui più giovano ch’io non so’, e ora so’ invechiato, e non vidi mai però il giusto abandonato, nè el seme suo che acattasse il pane per lo suo bisogno, che non abino auto sempre mai. — E questo è perchè Iddio mai non li abandona. Ma come faranno i peccatori, se Iddio non ode se non coloro che so’ giusti? Però che noi aviamo nel Vangelo di santo Giovanni, al viiij cap.: Quia peccatores Deus non audit: — Iddio non ode il peccatore: — anco quando egli parla o priega Iddio e adora, e Iddio si tura l’orechi, però che a Dio li dispiace il peccatore per amore del peccato suo. Leva via il peccato, e è levato l’odio che Iddio gli porta. Io ho letto d’uno il quale portava nimicizia, che orando dinanzi al Crocefisso, dicendo il paternoster, che dicendo questa parola: Dimitte nobis debita nostra, sicut et nos dimittimus debitoribus nostris; — perdona noi, come noi perdoniamo a chi ci ha fatta ingiuria; — come elli veniva a dire questa parola dimicte nobis, el Crocefisso spinava le mani dalla croce dove era confitto, e turavasi l’orechi per non volerlo udire. O tu che porti odio, mai non sarai udito nè esaudito da Dio: se tu non perdoni al tuo nimico, tu potrai bene gridare, che mai non sarai
  1. Il Cod. Sen. 6, l’esaudisce.
  2. Salmo xxxvi, vers. 25.