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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/321

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zia spirituale che tutti n’ aviamo bisogno, se noi riguar- diamo bene. Doli! Noi aviamo di colui che era cieco che mendicava, e cieco ciec > cognobbe la grazia di Dio ‘, che sentendo che lesu passava, elli cominciò a gridare: lesu fili Davide miserere mei — 0 lesu figliuolo di Da- vidde, abbi misericordie di me. — E lesu voltandosi a costui, e cognoscendo el pensiero suo didentro gli disse: — Che vuoi tu, che vuoi? — Quid Ubi vis faciamf — Tu mi chiami sì forte, che vuoi tu ch’ io ti faccia? — Rispo- se il cieco: — Domine^ ut videam: — Signor mio, fa’ che io vega lume sì degli ochi dello intelletto, e sì degli ochi corporali. — E gli rispose lesu, e disse: — apre gli ochi. —- Quando Iddio gli disse: — apre gli ochi, — che credi che elli vedesse? Elli vide il lume di paradiso. Simile a costui si converrebbe che tu facesse tu; che tu gridasse: lesu fili David, miserere mei. E elli udendoti ti dirà: Quid vis faciam? Risponde e dilli: Domine ut videam: — Fa’, Si- gnor mio, ch’io abbi aperti gli ochi del corpo e gli ochi de la mente, acciò che io vega il mio peccato, e ch’io vega la tua grazia, e ch’ io vega la pena che tu dai a chi fa contra a la tua volontà. — Oh quanto àremmo anco a dire di questa grazia spirituale! A l’altra grazia. Anco aviamo bisogno del sicondo bene, cioè il bene corporale, corno ^ è la sanità del corpo Chi ha male in uno membro, e chi in un altro e chi in tutto il cor- po,• la quale grazia anco si die adomandare a Dio. Come tu hai in santo Matteo d’uno lebroso che disse a

  • Gli altri Codd., questa grazia da Dio.
  • Vangelo di san Luca, cap. xviij, vers. 39, e nella Vulgata dice: Fili

David ec. I successivi passi latini appartengono allo stesso cap. 3 Non infrequente nelle scritture di questo tempo, in vece di come. 4 Gli altri due Codd. soggiungono, in tutto il corpo.