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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/346

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Tu dici il vero: ma sta’ pure un poco saldo, e ode uno essemplo, e poi dirai a tuo modo. E dirotti uno essem- plo da portamelo^ e da non dimenticarlo, di quelli che non so’ scritti nel Dialogo; ^ chè ben se ne possono [dire] di quegli che non so’ iscritti, perchè non siano di quelli del Dialogo di santo Gregorio. Questo intervenne a uno nostro luogo. ^ Elli era uno apresso a uno nostro luogo, el quale spesso spesso andava a ragionare con quelli nostri frati; e fra l’altre parole che elli una volta disse, sì disse: — io non cognosco chi abbi il più bel tempo che voi avete voi; — assegnando sue ragioni, dicendo: — noi andiamo a lavorare quando co la zappa, quando co la vanga, al freddo, al caldo, a’ venti, a’ nievi, a gran- dine, a tempeste; e tutto l’anno stentiamo, e non po- tiamo mai avanzare nulla; che se noi duriamo fadiga, noi compriamo a mille, doppi el pane & ’l vino che noi logriamo. Voi vi state qui riposati: quando legete^ quando scrivete: quando vi fa caldo, e voi al fresco; quando vi fa fresco e voi al fuoco. Yoi vi date in sul più bello godere del mondo. Se voi volete del pane, voi n’ avete ogni dì di fresco; così del vino e di ciò che voi avete di bisogno. — Dice il guardiano, quando costui ha detto ciò che elli vuole: — vuoi tu durare la fatica che noi, e noi duraremo quella che tu duri, e vedrai quale è più dilettevole? — Disse quel contadino: — sì, bene. — Dice il guardiano: — oltre: qual voliamo provare pri- ma, o la tua o la nostra? — Risponde colui: — provia- t Gli altri Code!., da portatenelo. 2 11 Cod. Sen. 6, di quegli che non so’iscritti nel Dialogo di santo Ghirigoro. 3 Questo che segue è il XIX dei Racc. S. Bernard.^ edit. da F. Zambriui, pagg. 45-48.