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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/351

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naie, e amilo, e non è croce la fadiga che ta duri in lui. Questo non intende il diavolo. Doh, torniamo un poco adietro. È volontà di Dio se è di sua natura il tuo pen- siero croce, non avendo il rispetto o volontà a ben tem- porale nè in te nè in altro naturalmente amato; nè anco a carnale o a sensuale. Adunque, ogni volta che non poni il tuo amore con regola, sempre pechi. E quanti so’ quelli che naturalmente amano, e non hanno ninno rispetto a Dio! Forse ce n’ è uno? E di quelli che so’contrarii a la volontà di Dio, oh, di quelli ce n’ è assai! Sónci delli smemorati; e se lo smemorato dura fatica, elli sei sa ben lui! A me mi pare di sì, pensando e c ìnsiderando quello che elli si mette a fare. Tali che di notte non si restano mai di caminare,• e quanti disagi, e quanti stenti! Egli sta alcuna volta a nievi, a venti, a aqua, a freddi, e non gli pare malagevole per amore della sua smemorata. Simile anco di dì va giù, va su; s’ ella in contado, e elli in contado: se è per Siena, ella vadiqua,eellidiqua;seelladilà,eeglidilà.Oh, e quando egli non la sa, oh quanta passione credi che egli abbi nella mente! Credi ch»i sia croce questa? Non è croce di Dio; anco ogni volta se’ in pecato mortale, e morendo in tale stato, vai a casa del diavolo. Anco, della dònna, la quale dura fatiga ne’suoi figliuoli, la sua fa- miglia, el marito, e’fratelli: duri fatiga? Non n’ hai me- rito ninno, però che non l’hai fatto secondo Iddio. Se r avessi fatto col méttarvi prima Iddio, tu potevi meri- tare. E hànne già una regola- Vediamone ora la ragione, r alturità e V essemplo. La ragione. Elli è di ragione che noi ci doviamo salvare, e a questo Iddio ci ha data la via e ’l modo; e ’l mezo si è la virtù e la fatiga che noi patiamo e seguitiamo. Doviamo sempre avere principale Iddio, e