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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/350

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uno che amasse uno religioso o un altro servo di Dio: non tanto li porta amore per amore di Dio, quanto per tu m’ intendi: perchè vedi che elli è bello, e hane* piacere sensuale. Non far dico, none; ma io non dico che ci sia peccato niuno: io dico solo il pensiero che elli è bello della sua persona senza andare più in là. 2 Tu duri fatiga in lui di ricucirlo, di mandargli qual- che cosa, di starti talvolta un poco con lui. — Oh, io noi fo per male niuno! — Io ti dico: non fare. — Doli, io li fo cotali coselline delle quali egli ha bisogno! Egli è pure mercè! Elli non ha persona per sè che gli faccia nulla: elli mi pare pur fare bene: io vi duro et ho du- rata molta fatiga, e non ci è stato peccato niuno. — E tu te r abbi durata nella tua malora!. — Oh, oh, come non si vuole amare il prossimo, quando elli ha bisogno? — Io ti dico: mai no a cotesto modo. ^ Doh, una volta vi vorrei fare una predica, come non si vuole amare ih prossimo. — Come, daresti centra aL comandamento di Dio?— Io ti dico che non amarlo sarebbe^ comanda- mento di Dio. Lassiarnlo stare ora. Terzo amore è amore carnale; che anco puoi amare* con questo amore carnale che è con pecato, e non è volontà di Dio. Se tu hai il tuo marito e amilo natu- ralmente, il tuo pensièro è ben. So io che dicol’Chè quello amore non è volontà di Dio: elli è amore ear-

  • Cioè, ne hai. Il Cod. Pal.^ perchè vedi che elli è hello dellci stia

piersona, senza andare più lei, e hdne ec. 2 Sembra doversi intendere; dico solo che ihpensièro che egli è bello della persona t’induce ad amarlo, senza aver considerazioue a nissuna qua- lità dell’animo o della mente. 3 II Cod. Pai.: Io ti dico de sì, tua none a cotesto modo. 4 Gli altri Codd.; Io U dico che io, ti farei tocare che. a, noti; amarlo sarebbe ec.