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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/377

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di questi dì venne a me uno forestiero, e non mi pare- va però da molto, forse ohe a suo parere non era così ^ e giognendo a me, disse; — missere, Iddio vi dia buona vita. — Tu sia il bene venuto: che novelle? — Io vorrei da voi uno consiglio. — Dì su, dissi io. Costui incomin- ciae dice: — eglièvero chenoi avemo unoprete a la nostra chiesa, e non ci piaceva. Noi il cacciamo; e aviamne preso un altro, il quale aviamo inteso che egli è stato scomunicato; unde ch’ io vorrei che voi mandaste per lui, e che voi lo ammoniste,* vo’ dire che voi il cor- reggeste dei suo fatto. — Io rispuosi a costui: oh, io non so’ vescovo, ch’ io il possa nè amonire nè corèggiare. Bili rispuose e disse: — a me mi pare che voi siate ve- scovo e papa e imperadore. — E credomi che ciò che elli mel diceva, elli mel diceva con buono animo. E questo che voi mi fate qui, elli rn’è fatto così in ogni logo dove io capito. Sapete che vi dico? Voi volete che io sia papa, ch’ io sia vescovo, ch’ io sia rettore, ch’ io sia uffìziale di Mercanzia, e che io facci ogni cosa che apartiene a loro. Oh, io non posso fare ogni cosa, io! Ognuno facci il suo uffìzio; se tu hai ad avere da niuno, va’ dove t’ abisogna d’ andare per racquistare il tuo. Se è la tua donna partita da te, o ’l tuo marito, fa’ coi pa- renti 0 con amici o col padrino *, e sic de èmgulis dico a ognuno. Sai perchè? Perchè uno sarà atto a fare una cosa, e un altro sarà atto ad un’ altra; e quando ti bi- sogna andare ai vescovo, non venire a me, ch’io non son buono al fatto tuo. Quando ti bisogna andare a’ Signori^ non capitare a me, che anco non ti posso fare nulla: va’ a loro tu. E questo dico a ognuno,* però che il vostro venire a me è uno perdimento di tempo; che potrei 1 11 Cod. Pai., col padre. PRED. VOLG. DI S. BERNARDINO. 24