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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/38

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glio che noi siamo peggio ‘ che gli altri in questo. Io voglio che noi facciamo capitolo come fanno i frati, lad- dove voglio che si dica ogni peccato e male che/si fa, però che essendo io el rnagiore, voglio saperli. Io ho sentito che molti pericoli so’ stati fatti per voi. Io dico a chi tocca. E però voglio che ciascuno dica a me il peccato suo. Venite tutti a me a uno a uno accusarvi peccatori di quello che voi avete fatto. — Egli fu detto all’asino che andasse prima; e l’asino andò oltre al lio- ne, e inginocchiossi e disse: — missere, misericordia! — Dice il lione: — che hai fatto, che hai fatto? dillo. — Dice l’asino: — missere, io so’ d’un contadino, e talvol- ta egli mi carica e pommi la soma della paglia e mena- mi alla città per venderla: elli è stato talvolta, ch’io ne tollevo un boccone, mentre ch’io andavo, non avveden- dosene il mio padrone; e così ho fatto alcuna volta. — Allora, dice il lione: — o ladro, ladro, traditore, mal- vagio; non pensi tu quanto male tu hai fatto? E quando potrai tu restituire quello che valeva quello che tu hai furato e mangiato? — E subito comandò che quest’ asino fusse preso e fussegli dato una grande carica di basto- nate; e così fu fatto. Doppo lui andò la capra dinanzi al lione, e similmente ^ si pose ginocchioni, domandando misericordia. Dice il lione: — che hai fatto tu? 0 dì il peccato tuo. — La capra dice: — signore mio, io dico mia colpa, ch’io so’ andata talvolta in cotali orti di donne a far danno, e spezialmente in un orto d’una vedova, la quale aveva un suo orticello, dove erano molte erbucce odorifare, petorsello, maiorana, serpollino et anco del ^ Il Cod.Sen. 6. e il Cod. Pai., peggiori. ^ I detti Codd., mandami. 3 Oli nitri Codd., e simile.