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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/451

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quello sentimento e quella ritenitiva ‘ che tu hai tu, che ne se’ padre. — A casa. Sai che intervenne di costoro?^ Che come costei entrò iiella camara dove costui dormiva, e questo suo fratello serra V uscio, e sì la prese e sfor- zolla, e tolsele la sua pudicizia. E ella poi sì piagneva! Or va’: se tu avesse meglio guardato, questo non ti in- terveniva. La quarta damigella di Maria si chiamava madonna Prudenzia. Oh, costei era quanto savia! Che ella sapeva le cose passate, e sapeva del tempo presente quello che si voleva fare, e sapeva dell’avvenire ciò che doveva seguire. E pensava a tutte le cose che era di bisogno; che per lo suo antivedere ella non faceva nulla senza pensiero, che in ogni cosa pensava: — el male noi vo’ fare, el bene sì: or facciamlo. — C<)me ebbe inteso le parole dell’Angiolo, e costei subbito cominciò a pensare: Cogitabat qualis esset ista salutatio. Ella pensava: — che vuol dire questa salutazione? — Come tu sai che io ti dissi ieri, che egli le disse: Ave gratia piena’ Dominus tecum: benedicta tu in mulieribus. Come questa damigella ebbe udite queste parole, disse con Maria: — e’ non si vuole rispondere ancora, e ci si vuole pensare, chè que- sta è cosa di grandissima importanzia. Se tu prometti, e’ ti converrà attenere. — E così pensava. Se ella avesse risposto di subito, ella non faceva bene a consentire. Nè anco àrebbe fatto bene a cacciar via FAngioìo, quando ella il cognobbe, sì che ella prese la parte ottima a pen- sarci su. E però è detto in Giovanni Estate prudcntes sicut

  • Cioè, ritenutezza.

2 Torna all’esempio di Thamar e del suo fratello. 3 Correg-gi, nel Vangelo di san JMatteo, cap. dieci, vers. 16.