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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/462

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tenta, poi che Idio t’ha mandato questo Angiolo: rispon- deli tosto c digli che cosi se’ contenta e aparecchiata a la volontà di Dio. — Allora Maria disse a l’Angiolo: — come sarà questo? — Disse l’Angiolo; Spiritus Smidus superveniet in te^ et virlus Altissimi obumbrahit Ubi. Ideoque et quod nascetur ex te sanctum.^ vocabitur Jìlìus Dei. Et ecce Elisabeth cognata tua^ et ipsa concepit filium in senectute sua.^ et hic mensis sextus est illi.^ quae vocatur sterilis, quia non erit impossibile apud Deum omne verbum Come ebbero in- tese queste parole, Maria subbito volontaria disse: Ecce. Vedi tu questo Eccel E’ci è dentro tanta dolcezza, ch’è una abondanzia d’ ogni virtù. Elli ci è dentro volontà grandissima. E’ ci è prestezza velocissima. E’ ci è dentro allegrezza abondantissima. Prima, egli ci fu la volontà grandissima apparecchiata. E però, o fanciulla, quando il tuo padre o la tua madre ti comanda, o la tua nonna, e anco la tua zia, fa’ che quello che t’ è comandato, tu il facci volentieri, a modo di David: Volimtarie sacrifi- cobo libi: ^ — Volontariamente io ti sacrifìcarò, e farò ciò che tu mi comandarai.. — Fallo allegramente, e non fare come fanno molte, che quando l’è comandata la cosa, ne fanno el grugno. Non far così; sia ubidiente. Anco questo Ecce significa presteza; insegnando, o fan- ciulla, che come il tuo padre o tua madre ti comanda la cosa, che se egli è possibile prima ch’ elli parli, che tu sia mossa. Sappi questo: Quia qui cito dat^ bis dat: — Colui che dà presto, dà due volte,’ — quando quello che non è così presto, dà una. E inde disse Bernardo al sudito: quando il tuo prelato ti comanda, aparechia corpo, mani, ochi, pici, bóca, ogni sentimento: fa’ che < Vangelo di sau Luca, cap. primo, vers. 35-8^7. 2 Salmo liij, vers. 8.