Vai al contenuto

Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/76

Da Wikisource.

deci Favolo questa regola, dice: Gaudeie cum gaudentibus: * — Godete con chi gode. — Se tu vedi uno avere del bene,, fa’che tu te ne rallegri con lui insieme, e fa’che tu stia ar- mato contra il maladetto peccato della invidia. Oh quan- to è grave peccato quello della invidia! Elli converreb- be che lo invidioso avesse più ochi, che non ha il pa- vone, e che elli vedesse tutti i beni che hanno le creature,, acciò che elli crepasse affatto. Elli dovarebbe aver caro che il suo simile avesse del bene ^ e quanto più bene fusse, più goderne. Et elli ne li porta invidia et incre- sceneli! 0 donna, hai tu invidia al tuo dito che ha lo anello? Overo, ha invidia il dito che non ha l’anella a quello che l’hae? Piglia l’esemplo di santo France- sco, il quale godeva del bene che aveva il re di Francia, e avevaio cotanto caro che diceva: — Io l’ho caro come se io l’avesse io; — assegnando poi queste ragioni: — Se egli ha guerra, io non l’ho io; se egli ha pericolo di veleno, io non l’ho io. Se egli ha a guardar terre, io non r ho io. Se egli ha a spendere de’ danari et a pagare le genti dell’arme, et io non ho questo pensiero, io. Io di questo guadagno, et egli sta a pericolo di per- dere. Egli ha gli affanni in mantenere la sua signoria, et io ho il boccone netto senza ninno pericolo. — E còsi godeva del bene altrui, come se fusse stato suo proprio. Sesto amore è dolente, o vuoi zelante; e questo è di quello quando elli vede una che balestra ed è stata amonita; e se ella non balestra mentre ch’ io so’ qui, et ella aspetta ch’ io scenda per balestrare meglio acosto. E costoro so’ coloro che provocano Idio ad ira,• e uno che sia zelante di Dio, gli duole di vedere fare ninna • Epist. ad Bomanos, cap, xij, vers. 15.