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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/77

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cosa che sia centra alla volontà di Dio. Inde hai quel detto: Vidi praevaricantes legem^ et tabescebam, quia man- data tua desiderabam: ^ — Io vedevo i prevaricanti i quali facevano contro alla tua legge, et io mi consumavo il cuore per lo tuo amore. — Se ella ha marito, non balestri, ch’ io non intendo che frate Bernardino sia fatto ruffiano. E ella non ci tornarà più a predica, se ella sarà perversa. Doli! Io vi mostrarò i segni per modo, che voi cognosciarete quando una femina sarà impazzata. Già non la cógnósciarete per me nè per mie parole, ma solo per gli atti suoi,* chè agli atti cógnósciarete s’ ella sarà impazzata. — Or a casa. Amore zelante e dolente. Quando tu senti una divi- sione fra alcuno, fa’ che almeno te ne rincresca, e che tu ti ingegni di méttarvi pace quanto tu puoi. Quale credete voi che sia stata la cagione della mia venuta? La cagione fu perchè io udivo che infra voi era gran- dissima divisione, e dicevasi anco più che non era. E io diceva in me medesimo: — 0 se io fo bene agli altri, o a’ miei cittadini non ne so^ io più tenuto? Certo sì. — E dicovi che per V amore ch’io vi porto a tutti, ogni parola ch’io udivo di voi meno che buona, m’era una bombarda5 eperlafedecheiohoinvoi, che non credo che sia religioso in cui voi aviate più fede che in me, per questo più me ne dolevo. E se non fusse il fatto del vescovado, io ci sare’ stato subito fatta che fu la pasqua; ma io volsi prima mirare a me, che a niuno altro. In monte salvum te faci — Fa’ la prima cosa, salva te medesimo. — Solo mi ritenni per paura di non essere allacciato; che se io ci fussi venuto così presto, 1 È il salmo cxviij, vers. 158, che secondo la Vulgata dice così: Vidi jjraevariccmtes, et tabescebam, quia eìoquia tua non custodierunt.