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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/101

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ilUs ne oGciderent homines^ sed ut cruciarent mensibus quin- quei — Elìi fu com andato a questi manigoldi di Dio: non uccidare niun o uomo, ma da’ lo*’ del martirio per cinque mesi. — Oh, s’ io fusse altrui ^^io il direi q>ianto bene! S’io fusse pure ne la sala del Consiglio, a parte di voi, non a tutti tutti, nel direi così! Qui dico che elli fu fattoli comandamento, e detto: — Non uccidare i gattivi, ma fa che e’sieno cruciati cinque mesi. — Sai come s’ in- tende questo cruciare? Come tu sai che i tiranni fanno. Sai, quando e’ lo’viene a le mani uno che abbi un poco- lino di polpa, elli non vorrebbero che morisseno per nulla: anco gli fanno buonissima vita, perchè elli viva e stia sano. La cagione si è per pelarlo, che gli porranno la taglia dicendoli: — sai che è? Io so che tu se’rico: paga cotanti denari, e lassarotti andare fuore di prigione. — Come costui sa questo, e egli scrive a casa sua e fallo sentire a’ suoi: — Figliuoli miei e fratelli miei, voi sa- pete ch’io so’ in prigione,• elli bisognano cotanti denari, se voi volete ch’io ritorni. — Vengono coloro: non hanno tanti danari che lo’ basti, e cominciano a véndare la roba sua; e elli aspetta, e talvolta ha cotali basto- nate: quando non mangia il suo bisogno,-e così stenta,, benché eliino non volessero che elli morisse. E coloro mandano a dire che non possono fare se non cotanti denari, e a poco a poco elli si vende tutta la sua robba, e poi torna a casa e trovala vota; e così sono pelati chi capita a le loro mani. Io so che tu sai che dell’oche si fanno le letta: sappi che elle si pelano ogni anno, e questo fanno per avere più piuma, e mai non si pelano i pàpari. Ogni anno ne le guerre si vengono a pelare, 1 Scrittoi dallo^ cioè, dai loro. 2 Invece di, altrove.