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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/100

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e nell’ altra vita àrànnp la vera gloria, che non lo’ verrà mai meno. Quelli che hanno seguiti i pecati, so’ coloro che saranno puniti; però che non so’ di quelli di Dio. E questo basti per la siconda parte principale, proibh zione. Praeceptum est illis ne laederentfoenum /erme: inci- pienti: neque omne viride: profìcienti: negwe omnem arborem: perfetti. Ora la terza. Vi voglio ben dire che voi vi stu- riate r orechie e cavatene fuore la càccia, chè elli vi bisogna, vi jprometto. Intendete il mio dire. Qui habeut aures audiendi^ audiat quid Spiritus dicat Ecdesiis — Colui che ha orechie da udire, oda quello che lo Spirito dice a le Chiese, — cioè alla città vostra. La terza parte principale dissi che era de la loro commissione. Et datura est illis ne occiderent homines, sed ut cruciarent mensibus quinque: et cruciaius eorum ut crii- ciatus scorpii cura percutit hominem. Et in diebus illis quae~ reni homines mortem ^ et non invenient eam: et desiderabunt moriy et fugiet mors ab eis. Dice che — elli fu data po- destà a frate Bastone e a frate Mazica, che non vi ucci- dìno, ma che vi tormentino cinque mesi, e che il tor- mento sia come tormento di scarpione quando percuote r uomo. E in quelli dì gli uomini chiedaranno la morte, e non potranno morire, e disideraranno di morire, e la morte si fuggirà da loro per non uccidarli. — Questa comissione potiamo dividare in tre comissioni: intendele: Prima, per li gattivi fare gastigare., Siconda, per quelli che so’ peggiori, fare stentare. Terza, per li pessimi fare desperare. Prima, per li gattivi fare gastigare:* * praeceptum est 1 Apocalisse, cap. terzo, vers. 22; e nella Vulg^ata dice: Qui hahet <aiitem aureruy audiat ec. 1 Il nostro solo Testo per errore, fare desperare.