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predica trigesimaquarta |
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di quelli che cercano la morte di loro e degli altri, per non considerare a quello che lo’ può adivenire. Oh immè, che poi che ti trovarai a fatti ne la fame, che tu ârai voglia di mangiare e non n’ârai; così quando tu vedrai; i tuoi figliuolini per la fame cascare1 colà in terra morti; vedrai le tue figliuole tolteti e vituperate dinanzi a gli occhi tuoi, e non potrai parlare una parola: simile ti vedrai tolta la tua propria donna e sforzata e vituperata, e converratti star queto; così vedrai i tuoi figliuolini che saranno presi pe’ piedi e dato lo’ del capo al muro; vedrai presa la tua madre e sarà sbudellata innanziti; così i tuoi fratelli: talvolta nasciarà discordia fra loro fratelli, e l’uno uccidarà l’altro; quando quelli che rimarranno, vedranno queste cose, chiedaranno la morte, e la morte fuggirà da loro, e infine saranno presi e menati via prigioni, e saranno dati in mano di genti che gli faranno stentare, e a poco a poco s’ingegnaranno d’avere la robba loro, e âuta la robba, consumaranno anco il corpo, che quasi sarà disfatto. Queste cose che io v’ho dette, furono mai fatte in niuno luogo? — Sìii. — E perchè furono fatte? Pur per giustizia di Dio, perchè chi ha fatto il pecato, ne sia gastigato in questa vita, e anco poi nell’altra. E se de’ buoni patiranno di queste pene e disagii o affanni o fame o morte, lo’ [sarà] scontata de la pena che nell’altro mondo ârebboro sostenuta. Dirà Iddio a coloro che saranno vissuti male, quando chiedaranno misericordia, come nel detto Libro de’ Re dice: — Io l’ho âuta misericordia per lo passato:2 io ti campai da le mani di Davit, che li saresti sottoposto; io t’ho campato e non hai ricognosciuto il bene-
- ↑ Il solo nostro Cod. con errata lezione, cascaranno.
- ↑ Negli altri Codd., lo tempo passato.