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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/169

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dice Idio: — Io mi vendicarò de’ miei nemici. — Udi- sti mai che darò centra a duro si rompe? Uno che ha l capo duro, non 1’ àrà però sì duro che una pietra non i li rompa, se vorrà permutare T uno co l’altro, però ^he la pietra è più dura che ^1 capo. Che vo’ dire? V’o’dire che mai T umile non gastiga il superbo: già ìredo che m’ intendi 1 El superbo gastiga el superbo, ihè è simile 1’ uno a 1’ altro. E però ha detto Giovanni ielle sopradette parole: Et similitudines locustarum ec. — l’ja similitudine di queste locuste si è simile accavalli Sparecchiati a combattere \ — Che condizione è quella lei cavallo? È superbo, e tu superbo. Ho udito che so’molti avalli che so’ allegri di natura, e quelli si dice che j’buoni cavalli: quelli sempre si vorrebbero ritrovare le battaglie a gastigare, perchè so’ manigoldi di Dio. osi è propio colui che ’l cavalca, superbo; sì ch’è il avallo superbo, colui che il cavalca superbo, e colui he ’l manda è superbo, il popolo a cui è mandato, è iperbo. Pensa ora come andrà la cosa, essendo tanta iperbia ragunata insieme i E inde disse Job. ^ Anco a un’ altra propietà il cavallo, che è molto animoso: ai non si ritira adietro, perchè egli ha molto cuore a re battaglia. Simele è anco il soldato, che mai non gli anca cuore a fare ogni male, ogni danno, ogni strazio le egli può fare. Anco ha un’altra propietà, che è atto la battaglia; non è ninna bestia atta a la battaglia, lanto è il cavallo. Vedi che è atto, coragioso e superbo; lè so’ di quelli che come sentono una trombetta so- ire, tutto si rallegra; e sicondo ch’io ho già udito, le quando si ritrovano in battaglia questi tali cavagli. 1 11 solo Cod. Pai., a battaglia. 2 Lacuna in tutti e tre i codici. RED. VOLG. DI S. BERNARDINO - Yol. III.^ 11