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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/168

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Prima, de’ manigoldi di Dio la condizione pesti- lenziale. Siconda, de’ manigoldi di Dio la dominazione * in- fernale. Terza si è la duplicazione d’ esso male. ! La prima, de’ manigoldi di Dio la condizione pesti- lenziale. Piglia questo che è regola generale: sempre Idio i gastiga uno popolo in quello modo che elli ha peccato.: Se uno popolo ha seguitato uno vizio, uno peccato gran- dissimo e scellerato, e Idio grandemente il punisce: [se i è rnezano, mezànamente il punisce] sicondo la gra- vezza sua, così la punizione. Or io voglio che stamane! noi vediamo nove pecati che regnano ne’ popoli, e nove pene che Idio manda poi per punirli.

Primo peccato si è superbia: su, ben alto! 1 Sicondo è malizia di colui che ha del rincagnato. Terzo si è falsità. j Quarto è carnalità. i Quinto è voracità.

Sesto, parzialità.

Settimo, mala compagnia e sazietà. I Ottavo, crudeltà. ! Enonoèiniquità. Noncen’ègiàqui! j E1 primo è superbia di volere èssare sempre sopra al compagno. È questo pecato ne la città di Siena? Oh, oh, più che in ninna altra, se potesse! Non rimane se |j non per non potere. E sai che dice Idio per bóca del profeta? ^ Vindicabo me de inimicis meis cum inimicis meis 1 11 Cod. Sen. 6, la condizione. j 2 Le parole che sono tra parentesi, mancano a! solo nostro Testo, o s certo per omissione del menante.

2 Isaia, cap. primo, vers. 24. La Vulgata dice: Heiif consolahor super hostibus meiSj et vindicabor de inimicis meis, \