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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/193

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xxxvn. Come ogni cosa di questo mondo è vanità, ’ Timete Deum. Piire col timore di Dio ci doviamo im- peciare, dilettissimi cittadini. Io trattavo stamane de le anità degli uomini come de le donne. Vanitas vanitatum l omnia vanitas — E vanità di vanità, ogni cosa di anità. — Oh, se egli fusse dì di festa! Io parlavo sta- nane de la vanità dell’uomo e de la donna, e comincia- mmo a vedere che in ogni luogo séte pieni di vanità; i mezzo, in fine e in capo, cioè in tutto il corpo. Ogni )sa grida vanità. Vanitas vanitatum et omnia vanitas. Per- |iè Iddio vidde che questo peccato era in ognuno, e -so venne per la liberazione di tutti; e fu verificato la i’ofezia, parlando di Cristo: A pianta pedis usque ad ver- oem non est in eo sanitas ^: — Da la pianta del pie’insino ila sommità del capo, non è sanità in Cristo. — Tante Irono le piaghe e le battiture sue che egli ebbe, che Im fu in lui niuna sanità: dimostrando che lui patì in Uto il corpo suo per purgare noi. E1 modo il dice, chè ^ce, da la pianta del piè insino a la sommità del capo; oè da la gravezza e bassezza de la terra insino all’ al- taza de la gloria, egli patì per te pena. Non fai così tu. i tu che vai dietro a le vanità, tu tieni mala via; tu co- 1 È la nona lìelle dieci Prediche pubblicate nel 1S53. 4 Ecclesiaste, cap. primo, vers. 2. 3 Isaia, cap. primo, vers. 6.