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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/197

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pant hominem: — E1 vestimento che altri porta, e ’l rida- le de’ denti, giudica Tuomo quello che egli è. — Udisti

nai che la botte dà del vino che ella ha? Piglia que-

llo per essemplo. Come tu vedi vestito un uomo di \iore, così il puoi giudicare dentro: e così anco la ionna. 0 giovano, io mi voglio un poco cominciare a te. Quando tu vai co la gamba tirata, stringato intorno, a (amba rotta, e a calza sbarlata e fessa, e ’i farsettino il bellico; per certo che a questi portamenti tu dimo- stri d’ èssare quello che tu se’. Così quando tu torni in ìasa, tu ti trai la giornea fra suore e cognate e parenti, dove si possono spechiare in ogni ribaldarla; e per que- to si viene talvolta a altro. Hai tu posto mente come ja giornea è fatta? Ella è fatta come una covertina di i:avallo co le frappe da lato e da piè, sicché tu porti il g estire a modo che la bestia. Viene a dire che tu sei ima bestia vestita da la parte di fuore: puossi giudicare •L vederti vestito come la bestia, che tu debbi èssare lentro come una bestia. Anco il capaccio, portandolo u alto a balla, oh, quanto ti pare star bene! Non in firn-

riis viri deneplacitum erit ei \ 0 giovinozzo che non ti

iiuri di nulla, sappi che a Dio non piace che tu porti la

ialza, come tu la porti, a gamba rotta o fessa con sal-

/a verde, sai, e col farsettino tanto corto, che presso che i mostra. eccetera. E così la giornea con tante frappe I intagli, che dimostra che tu hai tutto il cuore intaglia- 0. El capuccio alto come sì porta la balla, che ti signi- ca altro che superbia? Così tu, donna, che porti il vesti- lento tanto grande che ti fa sudare molte volte, co la . 1 Salmo cxlvi, verso 10. La Vulgata dice: JSlec in tibiis viri ec. j 2 II Cod, Sen. 6: 0 giovano.