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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/198

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manica che atrascina per terra e le bracciolina n’ escono fuore; anco le giornee infrappate a’mbratti! Or aspet- tarai, chè questo sarà de la siconda h Queste tali cose dimostrano tutte vanità di pecato, e tu stesso dici che tu hai poco senno, e vai sgrifalando co’ denti. i E1 terzo signo che dimostra quello che 1’ uomo è. si è quando tu vai col capo alto, oh, tu v’ hai quanta su- perbia dentro! Non pare che tu possa capire per ja vìa! Ricognosceti, pòvaretto, ricognosceti: torna ne la buona via. Così tu, donna, non dimostrare ne la portatura dei tuo’ panni, nè ne lo andare, che tu sia una meretrice; i ma vogli portare sì fatto abito, che tu possa e sia giu- dicata buona e onesta. Dimmi: o se uno ti dicesse quan- do vai così per via: — oh, tu pari la belhv> meretrice; — che te ne parrebbe? Non credo che te ne paresse bene. Adunque, fache tu levi via la cagione che non ti sia detto; fa’ che tu non dimostri d’ èssare. E anco a te. madre,* non consentire mai che tale abito porti tua figliuo- la; che so’ molte che se ne gloriano. Noi far più.

Sicondo segno e peccato si chiama varietà. Sai che cosa è varietà? So’ questi vestiri scaccati, racamati, lilla- ti e divisati: tu m’intendi bene; e queste tali cose tu le i porti molto volentieri. E sai che dimostra questo? Di- mostra che P anima tua è variata come è il corpo. Vuoi vedere s’ io dico il vero? Perchè gli porti tu? Portigli per dare diletto a te? Mai no. Adunque, tu gli porti per dare diletto altrui. Vedi che tu se’cagione di fare gran*[ dissimo peccato, e dì pónare uno grande carico all’anima tua? Dice Ambrosio: Magna insania alienos delectando • QGulosseipsum deludere: — Quanta è grande pazzia a dare -diletto altrui, e dileggiare sè medesimo! — E Jeremia a ^ Va]e a dire, sarà Fargomento deila seconda parte.