Vai al contenuto

Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/269

Da Wikisource.

facessero quello peccato, disse: — Io ho qui in casa due mie figliuole; io ve le voglio dare, e fatene a vostro modo, e lassate stare questi due giovani servi di Dio. — Eglino non volendole, ma stando pertinaci, minacciare Lotto *. Allora gli angioli operaro la virtù di Dio, che tutti costoro che volevano peccare con questi angioli, diventaro quasi senza sentimento; che non sapevano come si potesse entrare in casa di Lot, nè mai poterono tro- vare V entrata; operazione di Dio fu questa. Credi che Lotto avesse in dispregio questo vizio, e che elli portasse amore a’servi di Dio per amore;^di Dio; che prima consenti di dare le sue propie figliuole, che consentire chetai pecato si facesse. Tu vedi qui; fanciulli, giovani e vecchi, ognuno era involto in quello peccato. Sai perchè v’erano infino a’ fanciulli? Perchè dice: — Chi toca la pece s’imbratta. — Così era di costoro; che perchè usavano co’giovani e

co’vechi, erano contaminati anco i fanciulli, sì che per

(ia mala usanza erano corrotti in questo peccato. Infine Idissero questi Angioli a Lot: — fugge, e vanne in que- sto monte, e sarai salvo. — E così fece; e questi an- gioli andaro a sonnabissare quelle città. Doh, s’io fusse sanese come io so’, e avesse figliuoli lìome io non ho, io farei di loro quello ch’io vi dirò; ìhe come e’fussero in età dì tre anni; subito gli man- ilarei fuori di Italia, nè mai tornassero se non avesseno rilmeno quaranta anni. — Oh, fuore d’Italia, perchè? — ^erchè? Perchè è tanto corrotta questa Italia, che non >ossono appena camparne per la mala consuetudine. Io li vo’dire una mirabile cosa d’una persona che ci è Presso, che molto va per lo mondo. Dice che quando ^gli veniva in su’paesi d’Italia, gli puzavano i paesi. Così nei Codici,