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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/329

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gli piace già colui ^ che la dà palese e con pompa e vanagloria. Ora qui voglio io un poco distèndarmi, e dire di co- loro che fanno loro liniosine, chi in fare capelle, chi in fare calici, e chi in fare paramenti, là dove pongono Tarmi loro. K perchè credi che ve le ponghino? i\on per altro se non perchè si sappi che V ha fatte. Che credi che dimostrino quelle armi? Non altro che per fummo» La intenzione sua di dare tali cose e di penarvi V arme non è se non che elìi vuole che altri sappi come egli T ha fatto fare lui, e sicoudo che è il line suo, cosi è T operazione. L’ animo suo finisce, solo che si sappi fra la gente. E T anima che credi che ne senta, eh? Poco rni credo io, però che questo non è altro che fummo di vanagloria. E per amaestramento di chi vuole bene edificare la sua limosina, dàlia oculta, però che questo è uno modo, che sempre tale limosina òrarà ^ per te dinanzi a Dio. Ognuno ha bisogno che quello bene che egli fa, vada dinanzi a Dio, acciò che elli riceva grazia in questo e ne T altro mondo. Ma ben dico che piu ne ha bisogno uno, che un altro. E credomi che voi n’ avete ® più bisogno voi, che molte altre persone. Doli, non crediate che io vi dica questo per farvi di bacaro- zo! ^ Non mi giovo mai di fare paura là dove non bi- sogna. Io vego acrésciarvi ne’" vizi, e mancare nel far bene. Pon mente a questo che io ti vo’ dire. Io dico e credo e loco con mano in molti modi e per molte ca- gioni, che voi dovete pregare Idio e racomandarvegli; 1 Negli altri Codd., quella di colui. 2 II Cod. Sen. 6, óra. 3 Negli altri Codd., n’ ariate. ^ Cioè, per incutervi paura o sgomento. PRED, VOLO. DI S. DERNARDIKO - Yol. 111.^