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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/328

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dare di là dal paradiso. Che eredi che sia di là dal i paradiso? Évi Io hiferno. Non voglio andare ])iù in là, già io. Or vediamo il primo che sì chiama supplicazione,; o vuoi orazione. E’bisogna orare in questa vita sempre I mai. Dice colui: — o come potrei io orare sempre mai? Elli bisogna pure fare delT altre cose: elli bisogna tal- volta and.tre a prevedere a le pocissioni. E chi non Tha,, gli bisogna guadagnare el danaiuolo per sovenire la sua famiglia. Così anco a la donna bisogna che ella governi la sua farnigliuola \ cucire, vestire spogliaree fare tutta la masarizia di casa. — Io ti dico che e’ bisogna sem-^ pre orare: e’ bisogna che tu vada a le pocissioni; e tu artefice lavorare, e tu donna fare ogni tuo esercizio di casa e di fuore. — 0 come posso io lavorare e orare a uno medesimo tempo? — Dicotelo: falche quando el i pòvaro viene per la limosina al tuo uscio, o per qua- lunque modo tu il vedi, dàgli la limosina. E se tu la dai sempre quella limosina, dirà per te avemarie e pa- ternostri a Domenedio. Odi nuova cosa! La limosina ì che tu darai, sempre dirà per te ^ avemarie e paterno- stri, e dico vero, e credelo. Starai pure a udire: tu hai ne lo Ecclesiastico a xvij cap.: Absconde eleemosynam tuam pauperij et ipse orabit prò te Vuol dire che quando el pòvaro ti viene a casa, che tu gli dia uno pane [e] così aguatatamente metteglili sotto el mantello, che a pena tu sia veduto da te medesimo. Oh, ella piace a Dio! quando tu la dai sì occulta, che tu non se’veduto! Non 1 Nel Cod, Sen. 6, famèglia. 2 II Cod, Pai.,, dirà per te a Dio. 3 Nell’Ecclesiastico non abbiam saputo trovare questo passo, che for- se non appartiene alla Sacra Scrittura.