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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/334

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giunare, non dire;— io noa posso che se tu puoi, tu sei;! tenuto dell’uno e dell’ altro; che se tu fai T uno, poten- doli fare tutt’ e due, tu pechi mortalmente. Se non puoi’j altrocheVuno,etuVunofcih \ Tòlle r altra. E1 terzo si chiama illuuìinazìone. Doli, \ pon mente come eìlino stanno incatenati V uno coiraliro.. Prima avesti suplicazione: se dai la limosina, ella crai per te. Poi avesti placazione, chè per quella limosipa Idio 1 placa r ira sua; e per questo tu vieni in una notizia che t’illumina sì la mente, sì che ti fa cognoscere il pecca- to tuo. E allora e tu ti volti a Dio, e dici quelle parole che diceva David: lllumma ociclos meos^ ne umquam ohdor- miam in morte: Ne quondo dicat inimicus meus: Proevaìui’ adversus ciim h Diceva David in queste sue parole: — 0 i Signore, illumina gli ochi miei, acciò ch’io cognosca ciò ch’io ho a fare; che il nimico mio non dica: io ho po< f tute più di lui. — Quanti splendori so’ne la limosina? Oh, assai! Dice*: Isaia a Iviij cap. cometa debbi dare la limosina: Frange’^ exurienti panem tuum^ et egenos vagosqiie induc in domum |] tuam: ctim videris nudmn, operi eum^ et carnem tuam ne; despexeris: — Rompe al bisognoso il suo pane; e colui ì’ che è pòvaro forestiero, mettelo in casa ti;a e albergalo,Ì! e dagli il bisogno suo a tuo potere. — 0 tu che haijì tanti scogli^ più che non ha la cipolla, ricuopreli le|j carni quando tu il vedi così stracciato e innudo: la sua|- carne e la tua è una medesima carne. Tutti siamo fra- telli; tutti siamo discesi da Adamo. Vedi tu: quando andarai pensando a queste cose, tu vedrai aparire unapj luce ne le tue tenebre, che ti farà cognoscere i tuoi 1 ^ Salmo xij, vers. 4 e 5. 2 liitenaasi; spoglie, vesti.