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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/333

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che maìe fra voi non è seguilo, mi credo che sia questo. E tale si è che sta ben ben bene, ch’io mi credo che starebbe mal mal male. — Onde l’hai questo? — Ve- delo: va’, legge a xxxiij cap. del Genesis di lacob, che disse queste parole: placaho eum muneribus: ’ — Io el placarò co la limosina. — Non dire: — io el vénciarò coll’armi, come si véncoho gli uomini del mondo. — E se tu vieni a fare la limosina, e vuoi che ella vada dinanzi a Dio, fa’’ che tu la facci nascosa. Oddo a’ xxj de’Proverbi: Munus quod absconditur^ placai iram\ ^ — La limosina data in nascoso, placa l’ira di Dio. —0 tu che vuoi dare innanzi la limosina, che digiunare, sai che è detto di te? E detto che tu pechi. Non dico che tu pe- clii in quanto che tu dai la limosina; ma dico che tu pechi a rómpare il comandamento de la Chiesa, che ti ha comandato che tu digiuni, quando tu puoi: non ti comanda che tu ti sforzi al dare la limosina. Ma che dirai tu, se tu puoi digiunare e non vuoi? O rico, e tu donna rica che non vuoi digiunare, tu si fai doppio Mìiale! Ti^ non digiuni e non dai la limosina, e se’tenu- ^to di fare l’uno e l’altro. Va’, vede se tu hai scusa niuna. [Cerca nel Decreto a xli Distinzione, in cap. Non cogan- [lur^ e vedrai tutti coloro che so^ tratti del digiuno. Egli ’è scusato colui che si viene meno per la debìleza del ’digiuno: ènne cavato el vechio, ènne tratto fanciulli pi- olini: sònne cavate donne gravide e molte persone, tut- te per cagioni legittime ®. Ma se tu hai niuna di questo scagioni, tu non se^ però scusato de la limosina. Sai che

ti dico? Non t’ingannare te medesimo: se tu puoi di-

’ La, Vulgata; Ulum. ® La Vulgata, vers. 14: Miimis abscondltum exh’ngiiit ìras. ® Preferita la lezione d<el Cod.Pal.^ migliore assai di quella dei Codd. JSen.^ che hanno; cagioni tutte legittiyne.