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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/371

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quarto cap.Dixi ego in corde meo: Vadam^ et affluam ÌdeliciiSj etfruarbonis.Etvidi quod hoc quoque esset vanitas: — Io dissi nel mio cuore: io mi voglio godere quando ho voglia d’una cosa, e io V ho, e non so^ anco con- tento,s’io non n’ho un’altra; eio l’ho:anco non so’contento, ch’io voglio V altra, e così con tutto ch’io abbi ciò ch’io so chièdare, anco non mi posso conten- tare. — Allora dice Davit: —* Oimè, a questo modo io rego che ciò ch’io fo per contentarmi, non mi giova; 3hè mai non mi vego contento. Ora cognosco io che jgpaesta è una vanità: non è in questo quello ch’io cer- aio: no, no. Non vo’ pèrdare più tempo in questo, già j|o! — E così lassa andare il cercare circa a queste cose» Ma ditemi, o vechi che già fuste giovani, e faceste di Jaolte cose ne le vostre gioventù, che tutte dispiaqueno I Dio: che hai tu de la tuagioventudine? Nulla. Che |ai tu delle lussurie che tu facesti tante? Che hai tu . eia tua belleza che tu avevi tanta? Che hai tu de la agliardia che tu avevi, che non trovavi chi ti vincesse lj er forza? Che hai tu de la tua vanità, che tu avevi jijlnta, d’andare ornato e ben vestito? E tu, donna, che ai de la bellezza che tu dimostravi d’avere, quando tu dipegnevi con cotanti modi contra al comandamento Dio? Che hai de la tua golosità, del volere mangia- e bere tanto splendido? E così del bere tanti sapo- isi e delicati vini? Sai che n’hai? No n’hai se non cato. Cercati pure nel borsello de la tua conscienzia, vedrai s’io dico vero: ciò che tu avevi a quel tem- .,, non è ora altro che fummo. Cercando Davit come ti dico, pon mente fra quelli giovanotti e fra quelle ^ Correggi, Ecclesiaste, cap. secondo, vers. 1. 2 11 Cod. Fai, di tutta la tua.