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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/377

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grandi signori vivare in tanti affanni e tante tribulazioni, che so’state tenute da meno che una fantesca, chi per gelosia^ chi perchè non può avere figliuoli^ vede il uo marito tenere altre feinìne. Credi che lo’ sia dolore, h? Simile di molti signori ch’hanno servito per forza per paura il loro nemico, quanti credi che sieno di [uelli ohe servono, che voreboro che chi riceve el ser- dgio fusse tagliato a pezi? Forse uno. Simile, quanti ere- li che sieno negli onori, a’ quali 1’ è fatto di capuccio, e )0i quando e^ è passato, si fanno magior beffe di luì, he d’ una bestia, dicendo molte volte, quando elli va li mezo accompagnato, — egli è l’asino fra le ceste? — fedendo Davit tutte queste cose disse in sè: — Oh, questa vita etterna? No, no: non è vita etterna con questi so- etti, con queste sugezioni e con queste paure! In vita Itterna è tutta libertà, e questa è tutta sugezione. In vita terna non v‘ è temenzia di nulla, però che quella glo- asidàunavoltaemainonlivienemeno,equi mpre si teme dei pèrdarla. In vita eterna non v’è pe- colo di mai essergli tolta, nè che mai gli venga meno, qui non ci vego altro che pericoli. Chi è in alteza di lesto mondo ha sempre paura: se elli mangia, egli ha lira di non essere avelenato, e fassi fare la credenzia non si fida di criatura, nè di fratello e nè di figliuolo, di madre, nè di persona ninna: sempre vuole la cre- nzia. Se va a dormire, se si leva o se vuole andare cavallo, se si calza gli speroni alla sella del cavallo, ogni cosa la credenzia. 0 non vedi tu se questo [indo è pieno di tribolazioni? Non vedi tu che tu hai Lira de’ più propinqui che tu hai? 0 se tu temi el tuo tello o ’l tuo figliuolo, che debi tu fare del tuo nemi- ? — Questo pure è da considerare: vedeci de’ pericoli ai in questo mondo? — Sì. — Or pensa di quello ED. VOLG. DI S. BERNARDINO - YoL 24