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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/395

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cl cacciò via, dicendoli: — io non ti vo^ perdonare. — A la fine non potendo costui avere ninna buona parola da lei, ritornò al confessore, dicendoli come non poteva avere niuna buona parola. Anco el confessore volse che egli ritornasse a lei la siconda volta, e che gli chiedesse perdono. E esso così fece. Tornato a lei dimandandole per r amore del Nostro Signore lesu Cristo perdono, anco il cacciò, dicendoli che mai non gli perdonarebbe. El garzone tornò la siconda volta al confessore, e dis- seli come ella T aveva cacciato, come ella aveva fatto la prima volta. El frate volse che elli ritornasse a lei anco la terza volta. Come ella aveva fatto V altre volte, così fece la terza, dicendo che di perdonare non ne vo- leva udire nulla, linde che, ultimamente tornato al frate, e dettogli come la cosa stava, el frate gli-disse: — va’, e piglia el Santissimo Corpo di Cristo, poiché tu hai fatto quello che tu debbi dal canto tuo: va’ e comunicati e Ifa^ la tua divozione. — Oooh l Oh, che orribile cosa fu ’questa! 0 giudicio di Dio grande! 0 che cosa ne seguì Ìelli?CheessendocostuiaFaltare,comeelliebbepreso el Corpo di Cristo, così di subito entrò el diavolo adosso a colei. Era nel mezo de la chiesa una citernuzza *, hà dove costei fu da’ diavoli gittata viva viva, e a fatiga vi [potrebbe entrare una persona, tanto è poco largai Ella non fu veduta quando vi fu gittata,* ma essendo sentuto el busso grande, e non trovata costei, fu veduto apertis- ùmamente come fu lei che fece quello busso. E come ddero che costei v’ era meno, così subito ebbero graffi, 5 cercaro se la potessero trovare; e avendo i graffi atti i potere avere quei corpo, el trovare, e ritirarolo fuore; i pensare che veramente el diavolo ve F aveva gittata » Il Cod» Pal.^ cisterna.