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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/427

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Or vedete queste dieci grazie a voltarle a contrario, cioè che quello che è di Dio, tu l’attribuissi a te, e vedrai come la cosa andarà. Oh, egli è il gran pecato 1’ amor propio! Se tu aòperi queste cose a onore e gloria di Dio, mai non puoi errare: se V aòperi a tuo ben propio, mai fiGL puoi fare ben ninno. Tu debbi comprèndare che Idio è sommo bene, dal quale vengono tutti i beni; e se tu avessi il pensiero e tenesse che ninno bene venisse da te, non vedi tu che tu t’atribuisci quello che è suo? Da te so io bene che non può venire altro che male, e da lui non può venire altro che bene. E però ogni bene che ti viene fatto, fa’che tu ne renda grazia a lui, chè da lui venne. Così dico d’ ogni bene de la terra che tu hai, o vuoi guadagnato o non guadagnato; in ogni modo che tu 1’ hai, rendene grazia a lui. Qua- le credi tu che fusse la cagione che Idio comandò che a lui si desse la Decima? Vuoiti dimostrare che ogni cosa viene da Ini, e vuole che tu la riconosca da lui. E però vuole ogni cosa la Decima. Ode Davit, se ogni cosa viene da lui: Domini est terra et pleniiudo eìus k — Del Signore è la terra e ciò che in essa è. — Però t’aviso che tu dia la Decima; ricognoscendo da lui el bene che tu hai. 2 Se vuoi che ogni cosa ti vada pro- spera 3, che d’ ogni bene che tu hai, che tu ringrazi Idio, e ogni bene che ti viene, ricevelo da lui; e come tu il ricevi da lui, così ne dà, e come lui ha ordinato, così mette ad effetto. E se tu non la dai, a casa calda, n’ andarai. 0 cittadini, oh, voi avete si condutta la decima, che 1 Salmo xxiij, vers. primo. 2 Negli altri Codd., ciò che tu hai» ^ il Cod, Pai., prosperosa.