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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/444

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e celestiali; e la sua clemeozia tanto benignamente op( rata per la salute dell’ anime. Dove contempla, essend lui sommo, potente, sapiente e clemente, s’ aiimiliò tant< e tanto si chinò per noi, che volse farsi mortale, essend immortale, mettendosi ne le mani de’peccatori per la s^ Iute umana, E in questo contemplando, si viene a sp chare da le cose del mondo e apicharsi.a le cose alt de la gloria, in speculazioni di vita eterna. E Cherubini aoperano un’ altra virtù in noi^ che ir fondono nell’ anima una chiarità di Dio tanto grande, eh ella vede insino dentro ne lo spechio del cospetto di Di e in esso vede tutte le cose che piacciono a Dio e noi può pensare altro che ne la sua sapienzia infinita; e rg guardando in esso, sta affiso e fitto. Elli vede quine der tro quello pelago smisurato d’ ogni virtude. Là dove v( dendovi tante’cose elli ha tanti riguardamenti; elli ha: pensiero suo in tante cosca un tratto, che elli vi riman dentro profondato e alagato, e non sa che dirsi vedend tante cose, se non che egli s’ atacha a queste parole O, 0, 0, Mogms domims et laudahiìis nimis: ierribilis e\ super omnes deos \ Oh magno signor mio grandissimoi e degno d’ essere laudato in tutte le tue operazioni ch hai fatte e in cielo e sopra al cielo e sotto il cielo, e i terra e sotto terra^ che ogni cosa hai fatta co la infinit sapienzia tua! Tu se’degno d’essare esaltato sopra i tutte le cose. Tu se’ sommo bene; Tu se’ vera requie Tu se’ solo la speranza e giuria di turti i fedeli. — così stanno in tanta maraviglia e gloria, che non si t cordano altro che di Dio, vedendo in lui tutta verità perfetta e gloriosa. » Salmo Ixxxxy, vers. 4. ^ Virtù, legge il Cod, Fai, ’’i J