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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/45

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11011 lo poteva quóciare, e ora ardarebbe. * Così se uno monte li fusse caduto adosso, non li poteva far male, e ora affogarebbe. Non li poteva far male 1’ aria nè di caldo nè di freddo; e se Adamo fusse tornato a quello stato, le medesime grazie gii sarebbeno ritornate: sa- rebbeli stati ubidienti tutti li esimenti, tutt’ i pesci, tutti li ucelli, tutti li animali, tutte le bestie: vino, aqua, erbe e ogni cosa. Santo Francesco ebbe queste grazie, lui: adunque si può presumere che elli ebbe quella in- iiocenzia che ebbe Adamo prima che e’ pecasse. Egli ebbe possanza sopra a F aria, sopra a la terra, sopra al fuoco e sopra a Faqua: egli era portato atorno Faqua ghiaccia, non li pareva ghiaccia. Anco, pur de V aqua, una volta avendo grandissima sete, elli si gittò a terra dell’ asinelio dove elli andava, e fagli rivelato, essendo in orazione, che egli andasse a una pietra che era ine presso, e ebbe de F aqua abondantemente. Anco aviamo che sopra a F aqua ebe più potenzia, chè elli la fece diventare vino. Vinum non hcibent; e questo miracolo si fece evidente a molti de’ frati suoi, mentre che era in Fermo. Anco aviamo che in Puglia elli salì in su una barca e andò a predicare in altro luogo, e la barchetta tornò da sè medesima. Qui puoi vedere quanta signoria elli ebe sopra a F acqua. Vede ora se ebbe potenzia sopra all’aria.^ Aviamo che una volta in Lombardia ^andando egli per camino, essendo F aire buissimo^ come motte, ebbe tanta possanza, ^ che elli fece uno chia- 1 ai Cod. Pai., non li poteva far male, e non arderebbe. 2 11 solo Cod. Pai. ha, sopra alla terra. 3 11 Cod. Pai., V aire turbissimo. Il nostro testo, forse per difetto^’ .grafico, V arie buissimo. ^ Negli altri Codd,, tanta possanza ebbe ec.