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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/473

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cosa mirabile. Credi tu che egli dicesse ciò che egli sapeva? — No. E così die fare chi predica cose so’ da dire e cose so" da tacere. Era il suo parlare tanto discreto che quello che bisognava, diceva, e quello che non bi- sognava, taceva. Tempus tacendij et lempus loquendi Dice colui, — 0, elìi si vuole dire el vero ogni volta; è io ti dico non si vuol dire, nè anco si vuol credare ciò che altri ode. Nam semper verum dicerè puto nsphas, — Non è da dire ogni volta quello ch’altri potrebbe dire, no. 0 se io sapesse di vero, di vero, che una ribalda avesse commesso fornicazione, debbolo io direi mai, non m’è lecito il dirlo in tal luogo? Non è questo il modo. Posui digitum ori meo cum peccator temptaret me. — Io ho posto il dito a la boca io m’ ho posto il silenzio di non parlare cosa, ch’io dia scan- dalo q male esepaplo al prossimo. Fa’ che sempre nel tuo dire tu dica cosa che generi frutto e onore di Dio, se questo n’ esce mai non tacere, ehi ha da dire dica e tagli da ogni parte. Una volta egli predicava innanzi al Papa e a Cardinagli e era a modo di uno sermone, e fugli dato che egli lo studiasse prima che egli entrasse a la predica. Egli imparò a mente quello che egli doveva a dire; e salito su, in sul pulpito, per dire ciò che egli aveva imparato, in tutto egli rioa si ricordò di ninna parola. Allora, disse egli non si vuole andare a quel modo a predicare, e chiamato el cherico gli disse che recasse el suo breviario; e così recato aperselo a caso e di subito gli venne posto l’ochio in su queste parole. Aperi os iuum et impleho ilìud. Apre la boca tua et io Y empierò. E così lo Spirito Santo il fece parlare di cose tanto alte, tanto stupende, che da tutti fu compreso, che lo Spirito Santo era nella lingua sua, e insino che elli predicò fu sempre lo Spirito Santo in lui. PRED. VOLG. DI S. BERNARDINO - Vol. IIP 30